Ricerche realizzate e in corso

Ultimo Aggiornamento: novembre 2023

L’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali è impegnato nelle ricerche sotto illustrate e nella programmazione di quelle future, esposte di seguito, con lo scopo di sviluppare, concretizzare e mettere a sistema, l’enorme potenziale di conoscenza che il mondo venatorio possiede, soprattutto in termini di presenza sul campo, conoscenze faunistiche e interesse per la conservazione. La finalità è rendere i cacciatori parte dei programmi di monitoraggio e studio della fauna selvatica, delle componenti ambientali e degli habitat, e portare le loro esperienze e il contributo delle proprie rappresentanze nelle sedi decisionali nel campo della gestione faunistico-venatoria ed agro- ambientale. Molte ricerche sono state oggetto di pubblicazioni scientifiche e di presentazioni in congressi riconosciuti in sede comunitaria ed internazionale. La prosecuzione, l’ampliamento ed il potenziamento di queste attività, ne rappresentano in sintesi il precipuo obiettivo dell’Ufficio.

1) Ricerche applicate attraverso l’utilizzo della telemetria satellitare per lo studio dell’avifauna migratoria.

Si tratta di un programma di ricerca pluriennale iniziato nel 2010 e tuttora in corso, realizzato da FIdC e Amici di Scolopax, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e all’Ente Veneto Agricoltura, oggi con la consulenza del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano, che studia la migrazione della specie attraverso la cattura e l’equipaggiamento delle beccacce con radiotrasmettitore satellitare. La ricerca consente di tracciare precisamente gli spostamenti degli individui, e di determinare la fenologia migratoria, la fedeltà ai siti di svernamento e nidificazione e la ripetibilità dei percorsi migratori. Un altro lavoro riguarda studi genetici sulla beccaccia che confronta le diverse popolazioni europee e la beccaccia “brevirostra”.

I risultati sono stati oggetto di pubblicazioni su riviste scientifiche e presentate in poster e comunicazioni orali a convegni scientifici nazionali e internazionali:

  • McKinlay S., Tedeschi A., Sorrenti M., Rubolini D. 2023 Pre-breeding migration and stopover of Eurasian Woodcocks wintering in Italy Atti XXI Convegno Nazionale di Ornitologia. Varese 5-9 settembre 2023. https://zenodo.org/records/8369565
  • Ferrer Obiol J., Iannucci A., Paris J., Sozzoni M., Vertua I., Andrade P., Gonçalves D., Rodríguez B., Sorrenti M., Tedeschi A., Cecere J., Rubolini D., 2023. Genomic consequences of isolation and insularity in the Eurasian Woodcock (Scolopax rusticola). Atti XXI Convegno Nazionale di Ornitologia. Varese 5-9 settembre 2023. https://zenodo.org/records/836956
  • Ferrer Obiol J., Iannucci A., Paris J., Sozzoni M., Vertua I., Andrade P., Gonçalves D., Rodríguez B., Sorrenti M., Tedeschi A., Cecere J., Rubolini D., 2023. Genomic consequences of isolation and insularity in the Eurasian Woodcock (Scolopax rusticola). Atti XXI Convegno Nazionale di Ornitologia. Varese 5-9 settembre 2023. https://zenodo.org/records/8369565
  • Alessandro Tedeschi, Michele Sorrenti, Michele Bottazzo, Mario Spagnesi, Ibon Telletxea, Ruben Ibàñez, Nicola Tormen, Federico De Pascalis, Laura Guidolin, Diego Rubolini, 2019. Interindividual variation and consistency of migratory behavior in the Eurasian woodcock, Current Zoology, zoz038, https://doi.org/10.1093/cz/zoz038
  • Tedeschi A., Sorrenti M., Bottazzo M., Spagnesi M., Telletxea I.,Ibàñez R., Tormen N., & Laura Guidolin L., 2017. Migration and movements of Eurasian Woodcock wintering in Italy: results of a five – year project based on satellite tracking. Comunicazione orale all’ 8th Woodcock & Snipe Workshop, Madalena, Pico Island (Azores, Portugal), 9-11 May 2017. https://www.wetlands.org/wp content/uploads/2015/11/Program_and_Abstract_book_final.pdf
  • Sorrenti M, Tormen N, Tedeschi A, Spagnesi M, Bottazzo M, Guidolin L. 2013 Satellite radiotracking of Eurasian woodcock Scolopax rusticola wintering in Italy: first data. Comunicazione orale al “XXXIth IUGB Congress of the International Union of Game Biologists”, Brussels, 27-29 August 2013:135

 

  • ANATIDI E FOLAGA: PROGETTO ANASAT (dal 2013 – IN CORSO)

Programma di ricerca pluriennale su anatidi e folaga realizzato da ACMA (settoriale FIdC) e FIdC, in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a fini Faunistici (CIRSeMAF) con l’obiettivo di determinare la fenologia invernale e migratoria, le rotte di migrazione, le aree di nidificazione e l’uso degli habitat di popolazioni svernanti in Italia.                          

I risultati riguardanti l’Alzavola sono stati oggetto di pubblicazioni su riviste scientifiche e presentati in poster e comunicazioni orali a convegni scientifici nazionali e internazionali:

  • Giunchi D.,Vanni L., Lenzoni A.,Sorrenti M.,Cerritelli G.,2023Patterns of spatio-temporal movements of Mallards Anas platyrhynchos tracked with GPS. Atti XXI Convegno Nazionale di Ornitologia. Varese 5-9 settembre 2023.https://zenodo.org/records/8369565
  • Cerritelli G.,Vanni L., Baldaccini N.E., Lenzoni A.,Sorrenti M.,Giunchi D., 2023. Trailing the heat: Eurasian teal Anas crecca schedule their spring migration basing on the increase in soil temperatures along the route Journal of Avian Biology doi: 10.1111/jav.03122
  • Cerritelli G., Vanni L., Baldaccini N.E., Lenzoni A., SorrentI M., FalchI V.,  Luschi P., Giunchi D.,2020. Simpler methods can outperform more sophisticated ones when assessing bird migration starting date. Journal of Ornithology hiips://doi.org/10.1007/s10336-020-01770-z
  • Giunchi, L. Vanni, N. E. Baldaccini, A. Lenzoni, M. Sorrenti, P. Luschi & G. Cerritelli. 2018. Poster  First tracking data on Eurasian teals (Anas crecca) provides new information on their spring migration phenology. (pag.38), 5th Pan-European Duck Symposium, Isle of Great Cumbrae, Scotland.
  • Giunchi D., Baldaccini N.E., Lenzoni A., Luschi P., Sorrenti M, Cerritelli G., Vanni L. 2018 Spring migratory routes and stopover duration of satellite-tracked Eurasian Teals Anas crecca wintering in Italy. Ibis (2018) doi: 10.1111/ibi.12602
  • Giunchi, L. Vanni, N. E. Baldaccini, A. Lenzoni, M. Sorrenti, P. Luschi & G. Cerritelli. 2017. First tracking data on Eurasian teals (Anas crecca) provides new information on their spring migration phenology. http://www.ducksg.org/wp-content/uploads/2018/05/PEDS5-abstract-book-Finalised-version-May18.pdf
  • Giunchi D., Baldaccini N.A., Lenzoni A., Luschi P., Sorrenti M., Vanni L., 2015. Primi dati sul comportamento migratorio delle alzavole Anas crecca svernanti in Italia. Comunicazione orale al XVIII Convegno Italiano di Ornitologia, Caramanico Terme (PE), 17-20 Settembre 2015. https://cio2015.wordpress.com/2015/09/24/scarica-il-libro-degli-abstract-del-convegno-italiano-di-ornitologia-2015-in-pdf/
  • Giunchi D., Baldaccini N.A., Lenzoni A., Luschi P., Sorrenti M., Vanni L., 2015. Spring migration of European teals Anas crecca wintering in Italy. Poster (e abstract) presentato al 10th EOU Conference 24 – 28 August 2015. Badajoz (Spain).
  • Vanni L, Baldaccini N.E, Lenzoni A, Luschi P, Sorrenti M, Giunchi D, 2014. Following female European teals Anas crecca along the way-back to breeding grounds. Comunicazione orale al 75° Congresso dell’Unione Zoologica Italiana (Bari 22-25 settembre 2014)
  • PROGETTO CESENA: FIDC LOMBARDIA – STUDIO SULLA FENOLOGIA DELLA MIGRAZIONE PRENUZIALE (dal 2016 al 2020- CONCLUSO)

Nel 2016 Federcaccia Lombardia, in collaborazione con l’Università di Milano, ha avviato uno studio inedito sulla migrazione prenuziale della cesena, finalizzato ad approfondire la fenologia della migrazione prenuziale della stessa, testando per primi una tecnologia all’avanguardia su questa specie: la radiotelemetria satellitare. Ad oggi sono stati equipaggiati 53 soggetti di sesso maschile, catturati e rilasciati in diversi roccoli della regione Lombardia. Dai risultati emerge come questi animali abbiano intrapreso la migrazione prenuziale nei mesi di febbraio e marzo e come i quartieri riproduttivi si trovino ad alte latitudini, come ad esempio in Russia.

I risultati preliminari sono stati presentati in un poster e in una comunicazione veloce al 20° Congresso Nazionale di Ornitologia tenutosi a Napoli nel settembre 2019. I dati definitivi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Journal of Ornithology” e presentati in un poster al XXI Convegno Nazionale di Ornitologia, tenutosi a Varese nel settembre 2023.

La migrazione prenuziale del tordo bottaccio è oggi fissata nel nuovo documento Key concepts 2021 nella prima decade di gennaio, a seguito della posizione ISPRA. Questa data è anticipata di un mese e mezzo rispetto agli altri paesi europei del bacino del Mediterraneo. Per questo motivo Federcaccia conduce da due anni uno studio con telemetria satellitare in collaborazione con l’Università di Milano. I tordi sono stati marcati in Sardegna e nelle Marche, con la prospettiva di ampliare la ricerca anche ad altre regioni. La Regione Puglia ha condotto per due anni uno studio analogo e i dati sono stati analizzati insieme ai nostri per la preparazione di un poster al XXI Convegno Nazionale di Ornitologia del settembre 2023. La ricerca andrà avanti ancora per il 2023 e 2024, ampliando il numero di trasmettitori.

  • McKinlay S.E., La Gioia G., Scebba S., Cardone G., Campanile D., Ragni M., Tarricone S., Rubolini D., Sorrenti M. 2023Satellite tracking of pre-breeding migration of Song Thrushes (Turdus philomelos) wintering in Italy. Atti XXI Convegno Nazionale di Ornitologia. Varese 5-9 settembre 2023. https://zenodo.org/records/8369565
  • BECCACCINO: STUDIO DELLA FENOLOGIA E DEL COMPORTAMENTO MIGRATORIO (dal 2018 IN CORSO)

La ricerca avviata insieme ad ACMA e all’Università di Pisa nel 2018 ha riguardato lo studio della fenologia e del comportamento migratorio dei beccaccini svernanti nel territorio italiano mediante tracking satellitare. Le attività proseguono anche nel 2023 con la collaborazione del Club del Beccaccino e l’acquisto di nuovi trasmettitori satellitari.

2) Le ricerche tramite inanellamento scientifico

  • ALLODOLA: STUDIO SULLA MIGRAZIONE AUTUNNALE DELL’ALLODOLA IN CAMPANIA (dal 2011– IN CORSO)

Lo studio sulla migrazione autunnale dell’Allodola condotto dal Dottor Sergio Scebba, Presidente dell’Associazione Ornitologica “Gruppo di Inanellamento di Limicoli” è finalizzato ad accertare eventuali fluttuazioni delle popolazioni di allodola e alla caratterizzazione biometrica e sex ratio delle stesse, attraverso il monitoraggio del flusso migratorio nel periodo post riproduttivo. Sono disponibili i risultati fino al 2022 e sono in corso di analisi quelli del 2023. I risultati di questo lavoro vanno incontro a quanto richiesto dal Piano di Gestione Internazionale UE e dal Piano di Gestione Nazionale redatto in collaborazione con ISPRA.

I risultati sono stati oggetto di pubblicazione su riviste scientifiche nazionali e internazionali e presentati in poster al XX e XXI Convegno Nazionale di Ornitologia 2023.

  • Scebba S., Oliveri del Castillo M.,, Sorrenti M., 2023. Monitoring of autumn migration of Alauda arvensis. Atti XXI Convegno Nazionale di Ornitologia. Varese 5-9 settembre 2023. https://zenodo.org/records/8369565
  • Scebba S., Oliveri Del Castillo M., Sorrenti M.,2021. Monitoraggio della migrazione autunnale dell’allodola Alauda arvensis lungo il litorale sud-tirrenico. Uccelli d’Italia 46. Pp. 9-20. 2021.
  • Scebba S., Sorrenti M., Oliveri Del Castillo M., 2019. Monitoraggio della migrazione autunnale dell’allodola. Poster (e abstract) presentato al XX Convegno Nazionale di Ornitologia, Napoli, 26-29 Settembre 2019. http://www.doppiavoce.com/images/Doppiavoce-XX-CIO-web.pdf
  • Scebba S., Sorrenti M., Oliveri Del Castillo M., 2017. Masses, fat loads and estimated flight ranges of Skylarks Alauda arvensis captured during autumn migration in southern Italy. Ringing & Migration, DOI: 10.1080/03078698.2017.1368570
  • Scebba S., Soprano M., Sorrenti M., 2015. Sex-specific migration patterns and population trends of Skylarks Alauda arvensis ringed during autumn migration in southern Italy. Ringing & Migration, 30:1, 12-21, DOI:10.1080/03078698.2015.1059635
  • TORDO BOTTACCIO: PROGETTO DI RICERCA PER LA DETERMINAZIONE DELLA DATA DI INIZIO DELLA MIGRAZIONE PRENUZIALE MEDIANTE INANELLAMENTO IN PUGLIA, LAZIO, CAMPANIA* E CALABRIA. (dal 2011 al 2015 – CONCLUSO)

Studio realizzato in collaborazione con il Dott. Scebba del Gruppo Inanellamento Limicoli, Fidc Calabria, UCIM e ATC Salerno1, volto a determinare la data d’inizio della migrazione prenuziale del Tordo bottaccio in Puglia, Lazio, Campania*, Calabria attraverso la tecnica dell’inanellamento scientifico.

*Studio finanziato da ATC Salerno1.

I risultati sono stati oggetto di pubblicazioni su riviste di ornitologia scientifica internazionali e nazionali e presentati in poster e comunicazioni orali a convegni scientifici nazionali ed internazionali:

  • Scebba S., Sorrenti M., Oliveri Del Castillo M., 2019. Indagine sulla decade d’inizio della migrazione prenuziale del tordo bottaccio. Poster (e abstract) presentato al XX Convegno Nazionale di Ornitologia, Napoli, 26-29 Settembre 2019. http://www.doppiavoce.com/images/Doppiavoce-XX-CIO-web.pdf
  • Muscianese E., Martino G., Sgro P., Scebba S. and Sorrenti M. 2018. Timing of pre-nuptial migration of the Song Thrush Turdus philomelos in Calabria (southern Italy). Ring 40: 19-30. https://content.sciendo.com/view/journals/ring/40/1/article-p19.xml
  • Scebba, S. & Oliveri Del Castillo, M. 2017. Timing of Song Thrush Turdus philomelos on prenuptial migration in southern Italy. – Ornis Hungarica 25(2): xx–xx DOI: 10.1515/orhu- 2017-00xx.
  • Scebba S., La Gioia G., Sorrenti M. 2015. Indagine sulla data d’inizio della migrazione prenuziale del Tordo bottaccio Turdus philomelos in Puglia. UDI XL 2015, 5-15.
  • Scebba S., Soprano M., Sorrenti M. 2014. Timing of the spring migration of the Song Thrush Turdus philomelos through southern Italy. Ring 36: 23-31.  https://content.sciendo.com/view/journals/ring/36/1/article-p23.xml

3) Ricerche tramite telemetria VHF 

  • TURDIDI: PROGETTO PER MONITORARE LE FASI DELLO SVERNAMENTO E DETERMINARE LA DATA DI INIZIO DELLA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE IN UMBRIA,  (dal 2012 al 2014 – CONCLUSO)

Lo studio condotto dal Dott. Daniel Tramontana e dal Dott. Sauro Giannerini con il finanziamento dell’Osservatorio Faunistico Regionale dell’Umbria nonché dell’UCIM, della Fidc Provinciale di Perugia e di Terni, è stato realizzato per monitorare le fasi dello svernamento e determinare la data di inizio della migrazione pre-nuziale del Tordo bottaccio in Umbria attraverso l’utilizzo della radiotelemetria VHF.

I risultati sono stati presentati in un poster al XIX Convegno Nazionale di Ornitologia 2017:

  • Tramontana D., Giannerini S., Sergiacomi S., Sorrenti M. (2017). Movimenti del tordo bottaccio Turdus philomelos in Umbria durante il periodo invernale e primaverile. In: Fasano S.G., Rubolini D. (a cura di), 2017. Riassunti del XIX Convegno Italiano di Ornitologia. Torino, 27 settembre – 1 ottobre 2017. Tichodroma, 6. Pp. 164 + X.

http://www.gpso.it/wp-content/uploads/2017/10/Tichodroma_Vol6_2017.pdf

4)  Ricerche applicate all’avifauna migratrice per lo studio dei prelievi, della tendenza di questi nel tempo e della struttura di popolazione.

Numerose specie sono state oggetto di studi specifici grazie al contributo fondamentale di cacciatori volontari; in particolare ANATIDI, PAVONCELLA, BECCACCIA, BECCACCINO, FRULLINO, TORTORA, QUAGLIA, ALLODOLA, TURDIDI.

I risultati conseguiti sono stati oggetto di pubblicazioni su riviste scientifiche e presentati in poster e comunicazioni orali a convegni scientifici nazionali ed internazionali:

  • Tramontana D., Giannerini S.,Cortesi C.,Sorrenti M.,2023. Monitoring of the migrant and wintering Jack snipe populations in Italy. Poster (e abstract). In Brambilla, M., & Morganti, M. (2023, agosto 24). Atti XXI Convegno Italiano di Ornitologia. Italian Ornithological Congress (XXICIO), Varese, Italy. https://doi.org/10.5281/zenodo.8316308 
  • Tramontana D.,Giannerini S.,Sorrenti M.,2023. Common quail in Italy:analysis of hunting management methods for a sustainable use of species. Potser (e abstract). In Brambilla, M., & Morganti, M. (2023, agosto 24). Atti XXI Convegno Italiano di Ornitologia. Italian Ornithological Congress (XXICIO), Varese, Italy. https://doi.org/10.5281/zenodo.8316308 

5) Ricerche applicate alla fauna stanziale:

  • STARNA ITALICA: PROGETTO LIFE PERDIX VOLTO AL RECUPERO E ALLA REINTRODUZIONE DI POPOLAZIONI VITALI NELLA VALLE DEL MEZZANO (dal 2019 – IN CORSO)

IL Progetto LIFE Perdix è volto al recupero e alla reintroduzione di popolazioni vitali di starna italica (Perdix perdix italica Hilzheimer 1917) all’interno del sito Natura 2000 “Valle del Mezzano”, Zona di Protezione Speciale (ZPS IT4060008) situata nel Delta del Po, in collaborazione con ISPRA, Legambiente, CUFA, Parco Regionale del Delta del Po, Federation Nationale des Chasseurs. Gli obiettivi specifici del progetto sono di seguito riassunti:

  1. Avviare un programma di allevamento e reintroduzione della Starna attraverso l’identificazione e conservazione di linee genetiche presenti in campioni storici, mettendo in campo le migliori tecniche gestionali e sanitarie per garantire la sopravvivenza della sottospecie.
  2. Coinvolgere la cittadinanza locale e i vari portatori d’interesse nel processo di conservazione, attivando iniziative di monitoraggio e, allo stesso tempo, sensibilizzare la popolazione sull’importanza della tutela della biodiversità negli ambienti rurali.
  3. Realizzare interventi di miglioramento ambientale e mitigazione dei rischi nel periodo di ambientamento e riproduzione, anche grazie al confronto con le positive esperienze di gestione già sperimentate in Francia.
  4. Garantire la conservazione delle linee genetiche storiche di Starna italica, disponendone l’allevamento in tre centri pubblici dislocati sul territorio italiano.
  5. Fornire un contributo strategico alle prassi di reintroduzione in natura della Starna in Europa trasferendo i risultati e le conoscenze acquisite ai gestori di aree protette per incoraggiare la conservazione di forme autoctone.

I risultati conseguiti sono stati presentati in poster e comunicazioni orali a convegni scientifici nazionali ed internazionali:

  • Sorace A., De Luca G., Gabbrielli C., Montanaro P., Senserini D., Tramontana D., Volani S., Zaccaroni M., Riga F., 2023. Survival, dispersion and home range of reintroduced Italian Grey Partridge (Perdix perdix italica) for the LIFE Perdix project. Poster (e abstract) presentato al 14th European Ornithologists’ Union Congress, August 21-15 2023.                                                                                                                    https://eounion.org/wp-content/uploads/2023/10/Abstracts_EOU2023_Type.pdf

Tesi di laurea:

  • Davide Carniato 2019. La gestione dell’allevamento dei Fasianidi può influire sull’apprendimento anti-predatorio? Corso di Laurea in Produzioni e Gestione degli Animali in Allevamento e Selvatici, Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino.
  • LEPRE ITALICA: VERSO IL PRELIEVO VENATORIO SOSTENIBILE IN SICILIA BUONE PRATICHE E AZIONI DI MONITORAGGIO (dal 2017 – CONCLUSO)

Progetto sperimentale “Verso il prelievo venatorio sostenibile della lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio” condotto insieme al Laboratorio di Zoologia applicata dell’Università di Palermo. Le fasi del progetto hanno riguardato: incontri formativi di abilitazione dei cacciatori (oltre 150, con residenza venatoria in 17 ATC), corsi di formazione al monitoraggio, definizione di una rete standardizzata di percorsi campione digitalizzati per i censimenti notturni col faro (516 km in 15 ATC), realizzazione degli stessi da parte dei cacciatori abilitati, elaborazione dei dati, definizione dei distretti di gestione e di un piano di prelievo sostenibile, sperimentazione del tesserino venatorio digitale, raccolta di campioni biologici per studi sul successo riproduttivo e sugli aspetti sanitari della lepre italica in Sicilia. I risultati consentono di confermare un sostanziale miglioramento demografico della popolazione siciliana della lepre italica, avvenuto nel corso degli anni di progetto.

  • LEPRE ITALICA E LEPRE EUROPEA: INDAGINI PARASSITOLOGICHE SU CAMPIONI BIOLOGICI PRELEVATI IN SICILIA E TOSCANA (dal 2019– IN CORSO)

Nell’ambito dei progetti attivati dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali della Federcaccia sin dal 2017 sono state promosse collaborazioni con l’Università di Palermo (Laboratorio di Zoologia applicata), l’Università di Pisa (Dipartimento di Scienze Veterinarie), la Regione Sicilia e la Regione Toscana finalizzate allo studio dei parassiti della lepre europea in provincia di Grosseto e della lepre italica in alcune province siciliane. I campioni utilizzati derivano da attività di prelievo venatorio effettuate nel 2017 e nel 2018, rispettivamente nella provincia di Grosseto e in Sicilia, nell’ambito del progetto sperimentale “Verso il prelievo venatorio sostenibile della lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio”. I primi risultati hanno permesso di evidenziare come la parassitofauna delle lepri sia in continua evoluzione rispetto alle conoscenze degli anni passati e richiede un monitoraggio periodico. Per quanto riguarda la lepre europea a confronto con un precedente studio effettuato nel 2018 nell’area grossetana, l’indagine ha evidenziato la comparsa di un nuovo parassita, Micipsella numidica (parassita intestinale), trasmesso con molta probabilità da ditteri ematofagi quali le zanzare; il trematode Dicrocoelium dendriticum (parassita del fegato) è risultato, invece, meno presente rispetto al precedente studio. Nella lepre italica sono state riscontrate solo due specie di macroparassiti intestinali: un nematode, Tricostrongylus retortaeformis, e una tenia, Anoplocephalidae. Inoltre, dall’analisi coprologica sono stati accertati per la prima volta numerosi Coccidi, con una prevalenza molto alta. Nello studio di Fabio Macchioni, Giorgia Romeo, Valter Trocchi, Federica Usai, Francesca Cecchi, Gianfranca Monni, Laura Stancampiano (2022) si evidenzia che grazie al Progetto promosso da Federcaccia in Sicilia, l’attività di monitoraggio ha consentito di constatare che rispetto a dati precedenti, la densità di popolazione della lepre italica in Sicilia risulta in aumentato. Inoltre, il limitato prelievo venatorio autorizzato dalla Regione Sicilia ha permesso anche di raccogliere preziosi campioni biologici grazie alla importante collaborazione di un gruppo di cacciatori formati. Ciò ha consentito un monitoraggio sanitario attraverso il quale è stato possibile compiere un’approfondita indagine parassitologica su 27 lepri italiche, i cui risultati sono stati confrontati con quelli dell’unico studio precedente (2012) relativo a 15 lepri italiche campionate in passato in Sicilia dall’ex INFS. I parassiti Trichostrongylus retortaeformis, Paranoplocephala sp. e Cittotaenia (Mosgovoia) sp. sono stati isolati dall’intestino. T. retortaeformis era il parassita intestinale più diffuso e abbondante. La sua abbondanza era significativamente maggiore nei maschi rispetto alle femmine. Non sono emerse differenze legate all’età. L’abbondanza di T. retortaeformis non era correlata ad un minor peso corporeo dell’animale ed era significativamente superiore a quella calcolata dai dati della precedente indagine del 2012. Allo stesso tempo, anche l’aggregazione dei parassiti, nota per essere un fattore di regolazione della relazione ospite-parassita, è risultata più elevata nello studio promosso da Federcaccia. La relazione tra le popolazioni studiate di Lepre italica in Sicilia e la loro biocenosi parassitaria intestinale sembra quindi essere stabile e forse è persino migliorata rispetto al 2012, in linea con il miglioramento dello stato di conservazione della popolazione del Lagomorfo nell’arco dello stesso periodo.

Pubblicazioni:

  • Elisa Rossini, Valter Trocchi, Francesca Merzoni, Tecla Cremonesi, Sascha Knauf, Linda Hisgen, Antonio Lavazza, Moira Bazzucchi, Patrizia Cavadini 2023 – Identificazione di un Myxoma Virus rilevato per la prima volta in Lepre Italica (L. corsicanus) XXII Congresso nazionale della Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria (SIDILV).
  • Fabio Macchioni, Giorgia Romeo, Valter Trocchi, Federica Usai, Francesca Cecchi, Gianfranca Monni, Laura Stancampiano, 2022 – Intestinal helminths of the endemic Italian hare, Lepus corsicanus (De Winton, 1898), in Sicily (Italy). Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy. Online at: hiip://www.italian-journal-of-mammalogy.it
  • Changes in helmintofauna in Lepus corsicanus (DE WINTON, 1898) during a long period in Sicily. In preparazione.
  • Guarniero Ilaria, Enrica Bellinello, Valter Trocchi, Francesca Giannini, Valerio Sulliotti, Laura Stancampiano ,2022 – Helminth biocoenosis of Lepus europaeus meridiei (Hilzheimer, 1906) from Pianosa island, Italy. International Journal for Parasitology: Parasites and Wildlife, Volume 19: 105-109 https://doi.org/10.1016/j.ijppaw.2022.08.008
  • Fabio Macchioni, Giorgia Romeo, Valter Trocchi, Francesca Cecchi, Erica Romi, Valeria Sergi, Alessandra Coli, Carla Lenzi, Gianfranca Monni, Laura Stancampiano, 2021Helmintofauna of Lepus corsicanus (DE WINTON, 1898) in Sicily. XXXI Congresso della Società Italiana di Parassitologia. Poster.

Tesi di Laurea:

  • Erica Romi, 2021. Indagine sull’elmintofauna nella lepre europea (Lepus europaeus PALLAS 1778) della provincia di Grosseto e nella lepre italica (Lepus corsicanus DE WINTON 1898) del territorio siciliano. Corso di Laurea in Conservazione ed Evoluzione. Dipartimento di Biologia, Università di Pisa.

 

  • CONIGLIO SELVATICO: SPERIMENTAZIONE DI UN PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA CATTURA ED IL RIPOPOLAMENTO DI ALCUNE AREE DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO CON SOGGETTI DI CATTURA DI CONIGLIO SELVATICO (ORYCTOLAGUS CUNICULUS) E VALUTAZIONE DELLA SOPRAVVIVENZA POST-RILASCIO. (dal 2017 al 2019 – CONCLUSO)

Il progetto nasce nel 2017 dalla collaborazione tra la Ripartizione Faunistico Venatoria di Agrigento della Regione Sicilia, l’Ufficio Fauna Stanziale della Federcaccia Nazionale, la Federazione Italiana della Caccia di Agrigento, la Sezione Comunale di Racalmuto, il Consiglio Regionale F.I.D.C. della Sicilia, il Laboratorio di Zoologia applicata del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Palermo (Prof. Mario Lo Valvo), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, l’Azienda Provinciale Sanitaria di Agrigento Dipartimento Prevenzione Veterinaria e lo Studio Agrofauna. Lo scopo è di sperimentare l’incremento del coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) in Sicilia, tramite ripopolamenti effettuati con soggetti di cattura opportunamente vaccinati. I conigli, dopo essere stati vaccinati contro Mixomatosi e RHD/RHD2, nell’ambito di un primo esperimento sono stati inizialmente immessi in un’area di quarantena per poi essere liberati nel giugno 2017 nel territorio di Racalmuto (AG). L’elevata mortalità registrata (83%) ha mostrato la scarsa efficacia del protocollo di ripopolamento tradizionale. Le principali raccomandazioni scaturite da questo esperimento per futuri progetti di traslocazione dei conigli selvatici sono: 1) vaccinare gli animali prima del rilascio; 2) utilizzare un recinto di acclimatazione; 3) effettuare un rilascio diretto all’ingresso delle tane di conigli selvatici abbandonate. In un secondo esperimento i conigli catturati nell’area di quarantena sono stati vaccinati, muniti di radiocollare e immessi in periodo primaverile. L’esperienza maturata con questa seconda sperimentazione si può ritenere del tutto positiva. L’analisi di sopravvivenza dell’immissione di febbraio 2018, (70% a 4 mesi e 56% a 8 mesi), ed il suo confronto con quella relativa all’immissione effettuata nel mese di giugno 2017 (17% a 4 mesi), induce a proporre l’adozione di un protocollo che preveda il rilascio dei conigli nei mesi primaverili e dopo una fase di ambientamento in recinto.

Pubblicazioni:

  • Vecchio G., Scarselli D., Cancemi L., Trocchi V., Lo Valvo M., 2018. Monitoring by radiotracking of a wild rabbit (Oryctolagus cuniculus) restocking group in area of Agrigento (Sicily): preliminary analysis of survival. Hystrix It. J. Mamm. 2018;29 (XI ATIt Congress Supplement):1–115. XI Italian congress of Mammalogy.

Tesi di Laurea:

  • Laura Cancemi, 2017. Analisi della sopravvivenza di soggetti di Coniglio selvatico, Oryctolagus cuniculus (L. 1758), mediante radio-tracking durante un progetto di traslocazione in provincia di Agrigento. Corso di Laurea in Biodiversità ed evoluzione, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche. Università di Palermo. 
  • CONIGLIO SELVATICO: STIMA DELLA DENSITÀ DEL CONIGLIO SELVATICO (ORYCTOLAGUS CUNICULUS) IN 14 AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA DELLA REGIONE SICILIANA MEDIANTE LA TECNICA DEL PELLET COUNT (anno 2019 – CONCLUSO)

Al fine di conoscere lo stato di conservazione, anche per un prelievo venatorio sostenibile, nel 2019 la Regione Siciliana ha avviato il Piano di Monitoraggio del Coniglio selvatico, con la realizzazione, su larga scala, del primo censimento, effettuato all’interno degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) della Sicilia con il metodo della conta delle pallottole fecali, realizzato grazie alla collaborazione della Federazione Italiana della Caccia siciliana e dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche ed Agro-Ambientali. Utilizzando la tecnica del pellet count su 14 dei 18 ATC siciliani è emerso come, in generale, la condizione del Coniglio selvatico negli ATC indagati mostri ancora una discreta diffusione sull’intero territorio malgrado le patologie che si sono manifestate in questi ultimi anni, ancorché con alcune discontinuità rispetto a quanto noto per il recente passato.

Sintesi dei risultati conseguiti – All’interno dei 14 ATC indagati sono state identificate in totale 881 celle, nelle quali sono stati selezionati altrettanti gruppi di stazioni per un totale di 4.405 stazioni da 1 m2. I dati sul campo sono stati raccolti tra il 28 luglio e il 10 settembre del 2019. Dall’analisi dei dati risulta che il valore medio dell’indice di densità del Coniglio selvatico è risultato pari a 7,2 (± e.s. 1,16) n.ind./ha, con il valore più basso pari a 2,33 (± e.s. 0,75) ind./ha, riscontrato nell’ATC TP1 nella provincia di Trapani, mentre il valore più elevato è risultato pari a 19,36 (± e.s. 5,63) ind./ha, ottenuto nell’ATC AG1 nella provincia di Agrigento.

Pubblicazioni:

  • Vecchio G., Scarselli D., Trocchi V., Calamai S., Mencarelli C., Gasperini M., Adragna F., Baldanti S., Baldi F., Canale A., Costa S., Di Trapani E., Faraone F.P., Giacalone G., Mascarello G., Muscarella C., Pieri D., Robetti G., Ticali S. & Lo Valvo M., 2022European rabbit (Oryctolagus cuniculus) density estimation through pellet count tecnique in 14 Hunting areas of Sicily. Riassunti: Comunicazioni e Poster XII Congresso Italiano di Teriologia. Histryx Vol. 33 (suppl.): 130.
  • CONIGLIO SELVATICO: DEFINIZIONE DI UN PROTOCOLLO OPERATIVO PER IL MONITORAGGIO PLURIENNALE DEL CONIGLIO SELVATICO IN SICILIA (2021 – CONCLUSO)

Considerata la necessità di definire un protocollo operativo per il monitoraggio pluriennale del Coniglio selvatico in Sicilia, anche in ossequio a pronunciamenti giudiziari sui calendari venatori, l’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche ed Agro-Ambientali di FIdC, d’intesa con il competente Dipartimento della Regione Sicilia e l’ISPRA ha redatto una proposta che in seguito è stata oggetto di un parere favorevole da parte dell’ISPRA stesso.

  • LEPRE VARIABILE: DEFINIZIONE DI UN PROTOCOLLO OPERATIVO PER IL MONITORAGGIO PLURIENNALE DELLA LEPRE VARIABILE IN VALLE D’AOSTA (2021 – IN CORSO)

Considerata la necessità di definire un protocollo operativo per il monitoraggio pluriennale della lepre variabile in Valle D’Aosta, a seguito di un recente pronunciamento del TAR sul calendario venatorio, l’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-Ambientali di FIdC, d’intesa con la Federcaccia valdostana e la Regione Valle D’Aosta ha redatto una proposta, che in seguito è stata oggetto di un parere favorevole da parte dell’ISPRA.

  • CINGHIALE: PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO PILOTA PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE IN CALABRIA (2021- CONCLUSO)

Il progetto ha come obiettivo quello di elaborare un piano di gestione del cinghiale in Calabria fondato tecnicamente attraverso la stesura di linee guida per la prevenzione dei danni e l’approfondimento delle conoscenze, in particolare con l’elaborazione dei dati dei prelievi venatori degli ultimi tre anni, la conoscenza del numero di squadre e dati sulla fecondità e fertilità delle femmine. Quest’ultimo parametro è infatti determinante per stabilire piani di prelievo finalizzati a un’efficace riduzione delle popolazioni sul territorio.

  • CINGHIALE: PIANO DI GESTIONE REGIONALE DEL CINGHIALE IN UMBRIA (2021- CONCLUSO)

Redazione di un Piano di Gestione del cinghiale per la Regione Umbria redatto attraverso la collaborazione tra FIdC Umbria, Ufficio Studi e Ricerche FIdC e Coldiretti. Il Piano ha lo scopo di offrire dei suggerimenti tecnici ai fini di una corretta gestione razionalmente pianificata del Cinghiale nel territorio della Regione Umbria. Il piano archivia la tradizionale classificazione del territorio articolata in aree vocate e non vocate con una nuova pianificazione che divide il territorio regionale in:

-aree vocate al cinghiale, caratterizzate da una forte presenza di bosco e da una quasi totale assenza di colture agricole;

– aree vocate alla piccola selvaggina stanziale, in cui la presenza del cinghiale non è assolutamente tollerabile, caratterizzata da una presenza di ambienti agricoli e da una ridotta presenza di bosco;

– aree vocate al cinghiale, ma rese problematiche dalla presenza di danni alle colture, caratterizzate da una estesa compenetrazione tra coltivi e boschi.

  • UNGULATI: PROGETTO BANCA DATI UNGULATI (BDU) (DAL 2014 – IN CORSO)

Protocollo di collaborazione con ISPRA per il potenziamento e l’aggiornamento della Banca Dati Ungulati Nazionale. Obiettivo del progetto è la raccolta e l’inserimento dei dati cartografici e numerici relativi allo status, distribuzione, consistenza, prelievo e controllo numerico degli Ungulati selvatici in Italia anche attraverso la realizzazione di un software per la raccolta di questi dati.

6) Ricerche per interventi di recupero e gestione di habitat.

  • PROGETTO “SOTKA – FINNISH GAME FOUNDATION”: CONTRIBUTO DI FEDERCACCIA PER IL RIPRISTINO E CONSERVAZIONE DI ZONE UMIDE IN FINLANDIA (DAL 2022 – IN CORSO)

La Fondazione finlandese “Finnish Game Foundation” ha sviluppato un meccanismo di raccolta fondi per il ripristino e per la gestione di zone umide in Finlandia che ha già portato risultati di successo nelle aree coinvolte. Ha avviato il “Progetto SOTKA” per sponsorizzare la raccolta di fondi da destinare alla gestione di tre aree individuate come strategiche per la fauna selvatica. Il Progetto prevede il coinvolgimento di diversi partner per costruire una rete di cooperazione per interventi ambientali che rappresentano un valore aggiunto per tutti i soggetti coinvolti.

  • RICERCA SULLE INIZIATIVE DI GESTIONE, CONSERVAZIONE E RIPRISTINO DELLE ZONE UMIDE REALIZZATE DAI CACCIATORI. (dal 2018– IN CORSO)

La ricerca nasce come Tesi di Laurea Magistrale del dott. Marco Fasoli, presso l’Università di Padova, e riguarda al momento la Regione Veneto. Sono state analizzate tutte le iniziative di gestione, conservazione e ripristino delle aree umide realizzate dai cacciatori e sono stati determinati gli ettari di superficie allagata e con vegetazione. Si è dimostrato il ruolo fondamentale del mondo venatorio per il mantenimento di questi importanti ecosistemi, con riferimenti alle presenze di avifauna e all’evoluzione di queste negli anni. La ricerca si sta estendendo a tutto il territorio nazionale. Il lavoro è stato presentato al XX Congresso Nazionale di Ornitologia 2019.

AGROAMBIENTE

Rappresentanza del mondo venatorio nelle politiche agroambientali

La Comunità Europea sostiene ed invita i vari Stati membri a condividere le decisioni normative che riguardano le tematiche agro ambientali con tutti i possibili interlocutori locali e portatori di interesse (Regolamento Delegato (UE) 240/2014). Questo al fine di raggiungere una preliminare intesa sugli obiettivi con il territorio e le comunità locali e ovviamente per avere una maggiore garanzia di condivisione dei risultati. In Italia questo non sempre viene seguito alla lettera e a farne le spese è in particolare il mondo venatorio che viene di norma escluso da queste consultazioni diversamente da quanto accade in gran parte degli altri stati membri europei dove i cacciatori sono invece una parte attiva dei tavoli di consultazione sulle politiche agrarie, forestali ed ambientali.

Al fine di correggere tale anomalia l’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche ed Agroambiente è impegnato fin dall’inizio della sua costituzione con una azione di sostegno per la rappresentanza istituzionale del mondo venatorio presso i diversi tavoli di concertazione a livello regionale e nazionale. Ciò viene attuato sia attraverso intese con le associazioni di categoria agricola sia con richieste formali ed in questo modo si è riusciti ad entrare ufficialmente nei tavoli di concertazione locali per la PAC di alcune regioni (es. Veneto, Lombardia, Campania, …). A livello nazionale invece vengono all’occorrenza trasmessi documenti tecnici alle commissioni ministeriali competenti e si partecipa alle consultazioni pubbliche di proposte normative agroambientali. Per esempio, nel 2019 si è partecipato alla consultazione della Strategia Forestale Nazionale, dove sono stata accolte positivamente le osservazioni di Federcaccia ed inserite cosi importanti azioni specifiche per la fauna selvatica nella versione definitiva della stessa Strategia Forestale Nazionale (GU Serie Generale n.33 del 09-02-2022).

Per una maggiore interazione con il territorio si è istituito anche un tavolo tecnico permanente (denominato “Gruppo PAC/PSR)” composto da tecnici e rappresentanti delle sezioni regionali e delle provincie autonome di FIDC per un costante aggiornamento sulla situazione delle politiche agroambientali e per la condivisione di scelte comuni di approccio.

Alla stessa stregua si è seguito l’iter di approvazione comunitario della PAC ed attraverso la FACE si sono forniti contributi tecnici a sostegno delle necessità nazionali per la tutela degli habitat faunistici

L’obiettivo di tutta questa azione non è solo quello di portare avanti le istanze e le richieste dei cacciatori in termini di valorizzazione degli habitat per la fauna di interesse venatorio ma soprattutto quello di presentarsi alle istituzioni come un partner tecnico ed affidabile su tutte le tematiche e problematiche che riguardano l’ambiente e la gestione della fauna in genere.

Promozione delle misure faunistiche per gli ATC e CC

Con il 2023 è entrata l’applicazione della Strategia Nazionale per la PAC 2023-27 che offre numerose opportunità di interventi per la riqualificazione degli habitat faunistici in agricoltura. Affinché ci possa essere una adeguata promozione di tali azioni sono stati programmati momenti di incontro con rappresentanti regionali di Federcaccia ed in particolare con le figure coinvolte negli ATC e CC. L’obiettivo di tali incontri è infatti quello di far conoscere ai cacciatori le opportunità della PAC per gli interventi di carattere ambientale e faunistico e soprattutto di coinvolgerli attivamente nella loro promozione. Altro obiettivo è quello di allineare le misure ambientali attuate dagli ATC e CC con le indicazioni comunitarie e soprattutto sulla possibilità di integrare con propri fondi le misure della PAC di maggior interesse faunistico. Si sono svolte nel 2023 oltre una dozzina di incontri e si prevede di proseguire anche nell’anno successivo per completare gran parte della penisola. In alcune regioni sono seguiti anche incontri più specifici, per concretizzare idee progettuali locali, anche grazie alla possibilità di accedere a finanziamenti PAC dove possono potenzialmente partecipare anche ATC e CC.

  • INTERVENTI DIMOSTRATIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE PER LA PICCOLA SELVAGGINA NELL’ATC ROMA 2 (dal 2021 – IN CORSO)

Il progetto ha lo scopo di sperimentare nel territorio agrario dell’ATC Roma 2 alcuni interventi a strisce di miglioramento ambientale, utili per la piccola fauna e che soprattutto trovano il consenso del mondo agricolo. Il primo intervento si realizzerà in un’area campione di 40 ettari a Pomezia (RM) dove verranno realizzate strisce di prato e di beetle banks. Saranno inoltre selezionati e sperimentati diversi miscugli di specie floristiche prative privilegiando specie spontanee e fiori favorevoli agli insetti. Gli interventi verranno seguiti e monitorati per almeno 3 anni dove oltre a seguirne gli sviluppi e gli effetti sulla piccola fauna verranno effettuate ricerche sull’evoluzione stazionale in termini di biodiversità in collaborazione con il Dipartimento DAFNE (Università della Tuscia).

 

7) Progetti finalizzati alla conoscenza della pianificazione faunistico – venatoria in Italia

  • GEODATABASE (DAL 2009 – IN AGGIORNAMENTO)

Il Geodatabase è la banca dati per la raccolta di informazioni sulla struttura e sulla gestione faunistica degli ATC – CA – RA italiani attraverso una piattaforma on line accessibile ed implementabile direttamente agli ambiti e comprensori e dagli operatori abilitati. Le informazioni caricate sono visibili al pubblico. Il progetto. L’aggiornamento e la raccolta dei dati si è interrotta nel 2014 per consentire l’implementazione di alcune ulteriori funzionalità della piattaforma (come la geolocalizzazione e l’incremento delle informazioni sui prelievi) e attualmente è in attesa di riavvio. Tutti i lavori (anche quelli senza riferimento) possono essere richiesti alla segreteria: studiericerche@fidc.it.

8) Atre aree di ricerca

Pianificazione di una ricerca per la valutazione dell’incidenza del prelievo di uccelli migratori in Europa in collaborazione con FACE

La Commissione Europea ha selezionato 33 specie di uccelli migratori cacciabili giudicati in declino in Unione Europea, che saranno oggetto di analisi e proposte di gestione nell’ambito della Task Force recentemente costituita, nella quale anche FACE è presente. Per questo motivo FACE e Federcaccia stanno collaborando per predisporre una pubblicazione che analizzi l’incidenza del prelievo venatorio compiuto in Unione Europea su queste specie. Si stanno raccogliendo i dati di stima delle popolazioni, di produttività e dei prelievi, che saranno elaborati da un apposito software che determina la sostenibilità del prelievo sulle popolazioni degli uccelli selvatici.

Pianificazione di un modello di prelievo adattativo per moriglione e pavoncella in Italia.

L’ISPRA è incaricato dal MITE per redigere i piani di gestione nazionali delle specie moriglione e pavoncella. Ad oggi è stato ultimato il piano del moriglione, che è stato inviato da ISPRA al MITE, in vista della discussione in Conferenza Stato-Regioni. In questo piano FIDC e ACMA hanno fornito proposte e osservazioni, tra cui un piano adattativo per il prelievo della specie. Federcaccia ha predisposto un piano di prelievo anche per la pavoncella, che sarà inviato a ISPRA non appena ricevuta la bozza di piano. Questi contenuti potranno essere utilizzati anche a livello regionale.

Ricerca sugli interventi di gestione e ripristino degli habitat naturali compiuti dai cacciatori in Italia.

Come noto il mondo dei cacciatori gestisce, conserva e ricrea habitat naturali di varie tipologie, contribuendo al mantenimento e all’incremento della biodiversità del territorio italiano. Molti di questi progetti sono confluiti nel Manifesto per la Biodiversità FACE, ma al momento manca una banca dati complessiva a livello nazionale che permetta di comunicare in modo efficace i risultati e l’impegno dei cacciatori nella conservazione degli ambienti naturali. Un progetto è in corso da parte dell’ACMA per le zone umide, ma è necessario allargare alle altre tipologie d’intervento, quali le colture a perdere, le piantumazioni di siepi, filari e boschetti, la manutenzione degli appostamenti alla piccola migratoria, al fine di predisporre una raccolta di dati utilizzabile e spendibile velocemente.

Progetto sperimentale di studio sull’allevamento della Quaglia europea in purezza. (IN PROGRAMMAZIONE)

Tale progetto nasce dalla necessità di eliminare il rischio di inquinamento genetico della quaglia europea (Coturnix coturnix) da parte della quaglia di allevamento asiatica, la Coturnix japonica, oggi largamente utilizzata sia per ripopolamenti in natura, sia nelle gare cinofile per cani da caccia.

Essendo documentati casi d’ibridazione, con conseguenti modifiche del comportamento migratorio della quaglia europea, si intende procedere alla soluzione del problema con allevamenti efficienti della specie nominale.

Corso di formazione sugli anatidi tuffatori – Associazione culturale naturalistica Sagittaria.

Obiettivo della collaborazione è lo sviluppo di progetti e attività volti allo studio e alla conoscenza dell’avifauna acquatica. Nello specifico l’Associazione Culturale Naturalistica Sagittaria ha l’intento di diffondere le conoscenze in ambito ambientale e promuovere una gestione scientificamente ed eticamente corretta del patrimonio ambientale, attraverso l’organizzazione di un corso di formazione con esame finale per il riconoscimento degli anatidi, con particolare riferimento alle anatre tuffatrici. Per questo motivo Federcaccia ha affidato a Sagittaria la predisposizione di un corso per il riconoscimento delle specie moretta, moriglione e moretta tabaccata.

Progetto sperimentale con ISPRA per censimento beccacce con termocamera

La stima della popolazione svernante di beccacce in Italia è ancora ferma circa 500.000 soggetti, non proveniente da dati statistici. Le uscite sul campo per la cattura di soggetti per lo studio con telemetria ha dimostrato densità importanti in diverse aree, e il prossimo Rapporto Articolo 12 prevede anche una stima delle beccacce svernanti in Italia. Per questo motivo si sta avviando un progetto iniziale di sperimentazione con ISPRA per censimento in transetti su diversi habitat e con il metodo Distance sampling. Questo progetto non si sovrappone in alcun modo con altri in corso da parte di altri gruppi di ricerca.

Progetto di monitoraggio della migrazione prenuziale del tordo bottaccio attraverso la tecnica della bioacustica

Il progetto prevede di affiancare la ricerca con telemetria satellitare a quella con la bioacustica, identificando aree prive di soggetti svernanti, per intercettare l’inizio della migrazione prenuziale dei soggetti in arrivo dall’Africa. Si prevede l’installazione di alcune stazioni di rilevamento acustico a Lampedusa e eventuali altre isole mediterranee, con la collaborazione dell’Università di Firenze o altri professionisti.