Nel bel mezzo della guerra in corso in Ucraina, un consorzio di organizzazioni internazionali, tra cui la FAO e altre, si è riunito con cacciatori ucraini e i rappresentanti nazionali dei paesi vicini. L’attenzione si è concentrata sulla strategia per il ripristino delle popolazioni di fauna selvatica in Ucraina e sulla condivisione delle migliori pratiche derivanti dalle esperienze globali.
La FACE è stata invitata a partecipare su invito dell’Associazione Ucraina dei Cacciatori e dei Territori di Caccia, oggi suo nuovo membro. Rappresentata dal consigliere politico Tristan Breijer, FACE ha condiviso storie di successo europee nella conservazione e nel recupero della fauna selvatica e degli habitat, nonché nella reintroduzione delle specie nelle regioni dove la biodiversità è diminuita in modo critico.
Secondo i rapporti dell’IUCN, oltre il 70% dei mammiferi, degli uccelli e degli anfibi del mondo si trova attualmente in zone di conflitto e corre gravi rischi a causa delle limitate possibilità di conservazione. Secondo Vasyl Novytskyi dell’Università Nazionale Agraria, oltre 80 specie sono a rischio di estinzione a causa del conflitto in Ucraina e il 20% delle aree protette è colpito dalla guerra. Circa 650.000 ettari di aree boschive ucraine sono compromessi dalle mine antiuomo.
FACE è impegnata a fornire una guida essenziale ai suoi membri in Ucraina in una situazione così critica. È chiaro che i cacciatori hanno un ruolo chiave da svolgere negli sforzi di ripristino della natura, come dimostra il Manifesto sulla Biodiversità della FACE
Dati recenti del periodo 2022-2023 rivelano che la popolazione di volpi in Ucraina è aumentata da 48.000 a oltre 200.000 esemplari dall’inizio della guerra, a causa della cessazione della gestione attiva. Questo ha portato a un aumento dilagante della rabbia, costituendo una minaccia significativa per gli altri mammiferi e per l’uomo. Oleksandr Ryevnivtsev, rappresentante della FAO in Ucraina , ha sottolineato il ruolo cruciale dei cacciatori nel mitigare i rischi delle malattie della fauna selvatica e nel mantenere la biosicurezza, affermando: “I cacciatori sono in prima linea quando si tratta di combattere la minaccia delle malattie della fauna selvatica”.
L’Ucraina è importante a livello internazionale per la sua biodiversità. Il ripristino degli habitat e il miglioramento della biodiversità sono fondamentali per il futuro delle numerose specie di fauna selvatica dell’Ucraina. Gli effetti dannosi del bracconaggio e del degrado ambientale durante la guerra sono di lunga durata; alcune parti d’Europa sono ancora alle prese con le conseguenze e alcune specie non si sono mai completamente riprese. Gli sforzi di collaborazione sono essenziali per mitigare questi impatti in Ucraina.