Con l’ultima Ordinanza commissariale firmata dal Commissario straordinario per la PSA Giovanni Filippini dobbiamo rilevare che anche nella nostra Regione si sono create pesanti condizioni di disagio – sicuramente evitabili con un migliore coordinamento fra le parti istituzionali in causa – per i cacciatori calabresi a seguito in particolare del divieto di attività venatoria alla specie cinghiale nelle Zone di restrizione 1, non ricadenti nella neo definita Zona CEV, quest’ultima non presente in Calabria.
Federcaccia Calabria si è immediatamente attivata rivolgendo alla Regione attraverso gli Assessorati, Dipartimenti e Uffici competenti, una precisa e dettagliata nota in cui si richiede un rapido intervento delle Istituzioni onde ridurre al minimo l’impatto dell’Ordinanza sui praticanti calabresi.
In particolare, Federcaccia Calabria ha sottolineato come la stessa preveda la possibilità e facoltà della concessione di deroghe in capo alla stessa Struttura Commissariale e ritenendo il sussistere delle necessarie condizioni nella realtà regionale calabrese, ha invitato la Regione ad attivarsi per richiedere nelle forme e con le modalità ritenute opportune l’Autorizzazione in deroga affinché possa essere consentita l’attività venatoria al cinghiale, in braccata e in selezione, nel territorio classificato in “zona di restrizione 1” della Città Metropolitana di Reggio Calabria oltre richiamando le proprie proposte già formulate, ad attivare con urgenza le misure per il depopolamento del cinghiale nella “zona di restrizione 2”, secondo le modalità e le disposizioni contenute nell’Ordinanza in oggetto, al fine di debellare il grave problema costituito dalla peste suina africana in Calabria.
Confidando nella volontà dell’Assessorato e dei Dipartimenti interpellati di risolvere al più presto le criticità emerse, nell’interesse non solo dei cacciatori ma in primis dell’economia e della tutela di agricoltori e allevatori, Federcaccia Calabria riconferma la sua piena disponibilità a collaborare e a qualsivoglia costruttivo confronto. (L’UFFICIO STAMPA REGIONALE)