Rivolgendosi all’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi, le Associazioni Venatorie Emiliano Romagnole Federcaccia, Arcicaccia, Liberacaccia, Enalcaccia e Italcaccia, hanno presentato alcune osservazioni alla deliberazione N. 1518 del 11/09/2023 di adeguamento del Calendario Venatorio regionale 2023/24.
“In merito ai contenuti della delibera sopra menzionata – si legge nella lettera inviata all’assessorato – , le Associazioni Venatorie Emiliano Romagnole, sentono il dovere e colgono anche l’opportunità di esprimere alcune considerazioni e proposte:
– preso atto del posticipo dell’apertura della caccia alla stanziale al 1° di ottobre, data imposta inequivocabilmente in regime di sovra potere da parte del Tar di Bologna, si rende assolutamente necessario, con atto urgente, prolungare la chiusura della caccia alla stanziale nel mese di dicembre. È già stata verificata da parte nostra la disponibilità dell’Ispra a dare parere favorevole.
– il mantenimento delle date di chiusura della caccia alla migratoria nel mese di gennaio, dovrà essere supportato da ulteriori motivazioni tecnico-scientifiche, attingendo al materiale già inviato dalle Associazioni Venatorie e coinvolgendo Istituti Scientifici titolati, a partire dalle Università competenti.
È stata inoltre riscontrata l’assoluta necessità di rafforzare gli uffici tecnici regionali, in termini di competenza e di risorse umane. A nostro parere non è possibile affrontare argomenti quali il Calendario Venatorio, il P.F.V.R., la gestione complessiva del cinghiale ed il Regolamento 1, con un’organizzazione tecnica regionale, non adeguatamente strutturata.
Un rafforzamento degli uffici regionali ridurrebbe anche, inghippi procedurali, comunicativi e favorirebbe anche i rapporti relazionali con le Associazioni Venatorie.
Rimanendo in attesa di conoscere lo stato dell’arte del ricorso al Consiglio di Stato da parte vostra, si porgono i migliori saluti”.