Coldiretti Veneto accoglie favorevolmente il tavolo di coordinamento per la gestione della fauna selvatica che permetterà di rendere operativi i piani di controllo. Un’attività sollecitata dagli stessi agricoltori di Coldiretti durante la recente mobilitazione che da Venezia fino a Palermo ha visto coinvolti direttamente anche i cittadini, sindaci e amministratori locali per i problemi di sicurezza che la presenza di specie invasive come i cinghiali, i cervi, ad esempio, possono comportare. Colonie di animali selvatici scorrazzano indisturbati dalla campagna fino alla città – spiega Coldiretti Veneto –un fenomeno incontrollato che è anche un problema di ordine pubblico. La questione non è solo agricola – spiega Coldiretti Veneto – coinvolge tutti produttori, allevatori, residenti nei centri urbani, automobilisti, turisti persino gli altri animali. Servono semplificazioni burocratiche e un ampliamento significativo della platea dei soggetti che possono intervenire ma, soprattutto, occorre riportare al centro di tutto il sistema l’imprenditore agricolo che subisce i danni e che deve poter attivare celermente le azioni di contenimento. Sarà questo il senso della presenza di Coldiretti Veneto al tavolo istituzionale. Bene, infine – sostiene Coldiretti – il varo del piano per colombacci e corvidi. E’ urgente un programma di controllo per le nutrie, altra priorità per l’agricoltura veneta. Il roditore è un vero flagello per il sistema idraulico della rete di canali ormai diventati un colabrodo dai tunnel scavati che compromettono la stabilità idrogeologica dei terreni. (Fonte COLDIRETTI)