UN BRACCO OGGI SU “IL FOGLIO”

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Parla di cani, oggi Camillo Langone nella sua “Preghiera” pubblicata su “il Foglio”. Lo fa come sempre con acume e intelligenza, mettendo in evidenza la perdita di un equilibrio e il ridisegnarsi di ruoli e mode che – pur legittimi nella dovuta libertà di ognuno – non possono non far riflettere su certi aspetti della nostra attuale società.

“Cagnetti nella borsetta o nel passeggino, spettacolo osceno, cocker col fiocchetto, levrieri col cappotto, cani effeminati, isterici, pericolosi. Il bracco italiano invece è un vertice estetico e funzionale, “kalòs kagathòs” al modo dei greci” scrive Langone.

 “Ti ho perfino accarezzato, io che, deciso a evitare pulci e morsi, le bestie le accarezzo di rado – continua –. Ti sei dimostrato psichicamente sano, non hai reagito in alcun modo continuando ad annusare, a scrutare, a seguire la tua pista. Perché tu sei, sia come razza sia come esemplare, cane da caccia”

“Che magnifico esempio che sei […] tu che sei di antica razza italiana, di portamento nobile, di carattere calmo, tu vertice estetico e funzionale, bello e buono […] talmente utile che uno di questi giorni mi aspetto che mi porti una beccaccia”.

Per l’articolo completo: https://www.ilfoglio.it/preghiera/2022/03/22/news/lode-al-bracco-cane-da-caccia-in-un-paese-di-mamme-di-chihuahua-3829488/

(Fonte CAMILLO LANGONE – IL FOGLIO)