TOSCANA. SVILUPPO RURALE, SI APRE LA QUARTA CONFERENZA REGIONALE

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“La sostenibilità è la principale sfida che ci pone la programmazione europea 2023-27. Sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica. Per questo ho voluto che ‘Seminare sostenibilità’ fosse proprio il tema centrale della quarta Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale”. A dirlo la vicepresidente e assessora all’agricoltura della Regione Toscana Stefania Saccardi nel suo intervento di apertura dell’evento organizzato dalla Regione in collaborazione con Vetrina Toscana, l’Accademia dei Georgofili e Fondazione Sistema Toscana e con il Patrocinio della Camera di Commercio di Firenze, dove ha luogo la Conferenza regionale.

La Conferenza si svolge a 6 anni di distanza dalla precedente edizione del 2017 e si colloca in un momento importante: la presentazione dei risultati della Programmazione 2014/2022, l’illustrazione delle scelte regionali della nuova programmazione europea 2023-2027 e l’avvio della sua attuazione.

“Vogliamo uno sviluppo rurale di qualità – ha aggiunto Saccardi – e per averlo dobbiamo trovare ulteriori risposte ai bisogni delle imprese, nel rispetto del nostro territorio. A sei anni dalla precedente Conferenza abbiamo davanti nuove criticità: la gestione dell’acqua, il diffondersi delle nuove fonti di energia, l’inquinamento, l’abbandono agricolo e rurale, lo sfruttamento del lavoro agricolo, le pratiche commerciali sleali, le criticità economiche legate anche all’aumento dei costi delle materie prime, alla pandemia, alla guerra in Ucraina. Condividiamo il Green Deal europeo, dobbiamo mettere al centro la salvaguardia dell’ambiente, ma una salvaguardia che passi dalla gestione dell’ambiente e non dall’abbandono. Agricoltura e silvicoltura sono e devono restare i principali alleati nella lotta per la nostra difesa dell’ambiente e del paesaggio, stando attenti a non danneggiare quello che abbiamo per rincorrere generiche affermazioni di principio”.

La Toscana è sulla buona strada sulla via della sostenibilità e della compatibilità ambientale: ha già superato gli obiettivi nazionali del Piano d’azione per l’agricoltura biologica, che mira a raggiungere il target del 25% delle superfici agricole a biologico entro il 2030, e ad oggi in Toscana è attestata al 34%. Ma possiamo fare ancora di più e dobbiamo utilizzare le risorse della nuova programmazione per proseguire sulla strada tracciata.

“Tra i principali interventi  realizzati nella prima metà di questa legislatura – ha spiegato Saccardi – ricordo il sostegno al biologico, con 5.907 aziende finanziate nel 2021 per un importo complessivo di € 67.385.329 e 5.892 aziende finanziate nel 2022 per un importo complessivo di € 67.214.276. E il nostro impegno per il biologico continuerà nella programmazione 2023-2027 con 204 mln di euro totali, cifra che auspichiamo possa anche aumentare. Ricordo poi i contributi alle imprese agricole vegetali e zootecniche, con risorse investite per 74 milioni”.

La vicepresidente Saccardi ha poi proseguito ricordando l’importanza strategica del settore vitivinicolo, che ha beneficiato negli ultimi due anni di 59,5 milioni, con  interventi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, il miglioramento delle cantine e la promozione verso i paesi terzi. Ha poi ripercorso i bandi pubblicati dalla Regione negli ultimi anni e le innovazioni portate avanti: dal sostegno all’agricoltura sociale, alla promozione del benessere animale, ai bandi per il rinnovo generazionale o per l’agricoltura di precisione.

“Servono procedure sempre più semplici – ha sottolineato Saccardi – che agevolino la partecipazione delle imprese agricole ai bandi e che garantiscano tempi adeguati per l’erogazione delle risorse finanziarie. So che le novità della nuova Politica agricola comunitaria possono esser vissute con diffidenza: la riduzione delle disponibilità finanziarie per il pagamento diretto dei premi agli agricoltori a fronte dell’introduzione di ecoschemi che premiano i comportamenti più virtuosi; il Fondo di mutualizzazione nazionale che introduce una copertura mutualistica contro gli eventi meteo catastrofali; il rafforzamento dell’attenzione sulle condizioni dei lavoratori agricoli, altro fronte su cui la Toscana è già avanti rispetto ad altre realtà nazionali e europee. Tutto questo, che ci auguriamo venga declinato in modo efficiente, può rappresentare anche un’opportunità per valorizzare quella maggior parte degli agricoltori che rispetta le norme e contrasta, invece, quelli che distorcono il mercato e danneggiano il lavoro agricolo e l’immagine dell’agricoltura”.

L’assessora ha poi concluso con uno sguardo al futuro: “Sostenibilità, innovazione, lotta i cambiamenti climatici e all’uso dei prodotti chimici e dei fitofarmaci,  utilizzo efficiente delle risorse naturali, biodiversità, conservazione degli habitat, vivibilità ed attrattività dei territori agricoli e semplificazione amministrativa sono gli obiettivi che la Toscana vuol portare avanti. Questi temi e gli strumenti per raggiungerli saranno oggetto di quattro tavoli tematici che nel corso della Conferenza rappresenteranno l’occasione per approfondire, sviluppare idee e discutere sugli scenari futuri, in modo partecipato. L’esito di questi lavori ci supporterà nelle scelte che occorreranno per lo sviluppo del nostro territorio”.

Il primo tavolo sarà dedicato a “Promuovere un settore agricolo intelligente, resiliente e diversificato che garantisca la sicurezza alimentare”; il secondo tavolo a “Rafforzare la tutela dell’ambiente e l’azione per il clima e contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione in materia di ambiente e clima”; il terzo tavolo a “Rafforzare il tessuto socioeconomico delle aree rurali”; il quarto tavolo a “Promuovere l’agroalimentare in Toscana e valorizzare lo strumento di Vetrina Toscana”.

Alcuni dati sull’agricoltura toscana

La Toscana è coperta da terreni agricoli e forestali: l’agricoltura e la selvicoltura è collocata prevalentemente in aree collinari e montane. La superficie totale del territorio toscano è coperta per il 25% da montagna, il 67% da collina e solo l’8% da pianura.

La superficie agricola utilizzata è distribuita per il 77% in collina e per il 13% in montagna mentre le foreste occupano circa il 50% della superficie totale, ripartite per il 55% in montagna e per il 43% in collina. Questi numeri evidenziano la forte influenza dell’attività agricola sul paesaggio e sulla sicurezza idrogeologica, rimarcando pertanto come l’agricoltura e la selvicoltura siano e debbano restare il principale interlocutore nella difesa dell’ambiente e nella valorizzazione del paesaggio.

Il sistema produttivo agricolo toscano è una realtà che conta oltre 52.000 aziende agricole alle quali si aggiungono circa 5.000 imprese agro-industriali, che forniscono prodotti e servizi di alta qualità.

L’agricoltura toscana produce annualmente un valore di 3 miliardi e mezzo di Euro di prodotti vegetali e animali, della silvicoltura e della pesca, contribuendo per circa il 3% al prodotto interno lordo regionale.

Per la Toscana le risorse previste nello Sviluppo rurale (Feasr) per le annualità 2023-2027 ammontano a poco meno di 749 milioni di euro (nel complesso all’Italia sono state attribuiti quasi 27 miliardi di euro cui si aggiungono il cofinanziamento nazionale e regionale per gli interventi di sviluppo rurale). (Fonte TOSCANA NOTIZIE)