PER COLDIRETTI I CINGHIALI FRA LE 5 PRIORITÀ INDICATE AL GOVERNO PER SALVARE LE IMPRESE

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Sfruttare i fondi del Pnrr per garantire la sovranità alimentare ed energetica e ammodernare la rete logistica; istituire il Ministero dell’Agroalimentare e difendere i 35 miliardi di fondi europei oggi a rischio; no al Nutriscore, al cibo sintetico e agli accordi internazionali che penalizzano il Made in Italy: fermare l’invasione di cinghiali; realizzare un piano invasi per garantire acqua in tempi di siccità. Sono le priorità in cinque punti per il nuovo Governo presentate dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della clamorosa protesta al Villaggio di Milano con migliaia di contadini che hanno lasciato le campagne per scendere in piazza denunciare una situazione insostenibile che minaccia la sopravvivenza stessa del Made in Italy a tavola a causa degli effetti scatenati dalla guerra in Ucraina.

Queste le priorità che il presidente Prandini ha indicato al prossimo Governo dal Villaggio Coldiretti a Milano.

“Il primo impegno che chiederemo al prossimo Governo – sottolinea Prandini – è un decreto legge urgentissimo per modificare l’articolo 19 della legge 157 del 1992, ampliare il periodo di caccia al cinghiale e dare la possibilità alle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette. Siamo davvero fuori tempo massimo per dare risposte alle decine di migliaia di aziende che vedono ogni giorno il proprio lavoro cancellato dai 2,3 milioni di cinghiali proliferati senza alcun controllo e che rappresentano un pericolo per la salute e la sicurezza dei cittadini”.