Un comunicato sul sito LIPU presenta un documento riguardante uno studio sulla migrazione prenuziale, fondato su un metodo non idoneo a valutare l’inizio del fenomeno migratorio
Sul sito della LIPU è apparso da pochi giorni un comunicato che fa riferimento a uno studio sulle date d’inizio migrazione prenuziale di varie specie di uccelli, che sarebbe stato realizzato dal Professor Ambrosini dell’Università di Milano attraverso l’analisi dei dati del portale Ornitho.it.
Premesso che il comunicato e il documento allegato non costituiscono né un articolo scientifico, né un rapporto universitario, il metodo del Prof. Ambrosini è già stato analizzato dalla scrivente Ufficio con un comunicato del giorno 11 ottobre 2023 consultabile al link https://www.federcaccia.org/centro_studi/migrazione-prenuziale-tordo-bottaccio-analisi-di-un-recente-articolo-scientifico/.
Per riassumere: il metodo utilizzato presenta numerose assunzioni aprioristiche che rendono inaffidabili i risultati, ad esempio: l’aumento delle segnalazioni nelle celle viene attribuito a migrazione prenuziale, nonostante siano noti movimenti invernali di uccelli per numerose altre cause non migratorie (erratismo per ragioni climatiche/alimentari, dispersione, itineranza invernale, nomadismo stagionale, movimenti invernali secondari, etc.). Inoltre, non si conosce la direzione di volo, che in gennaio, febbraio e marzo può essere contraria allo spostamento prenuziale, come del resto dimostrato da dati d’inanellamento e dalla telemetria satellitare.
Ancora, la data selezionata nell’articolo scientifico per separare la migrazione post nuziale da quella prenuziale è stata il 30 novembre, un assunto del tutto errato, essendo noto che la migrazione post-nuziale continua fino a dicembre e vi sono spostamenti Nord-Sud anche in gennaio, febbraio e addirittura marzo, a seconda delle specie.
Al di là del riferimento alla coturnice, che la LIPU da oggi inserisce tra i migratori che iniziano la migrazione in febbraio (sic), vi sono altre “perle”, come il beccaccino e la beccaccia, che inizierebbero la migrazione prenuziale dal 21 dicembre quando la telemetria chiarisce che l’arrivo sui siti di svernamento avviene ancora in vari casi nello stesso mese, soprattutto a seguito delle ben note “ondate di gelo”.
In sintesi, la LIPU annuncia un documento “politico” con l’intento di anticipare ancora di più le date d’inizio della migrazione degli uccelli per l’Italia, che in verità la Commissione ha già evidenziato essere troppo anticipate rispetto a quelle di tutti gli altri Stati UE. Federcaccia invierà una sintesi dei lavori scientifici alle istituzioni per confutare e chiarire adeguatamente questa ulteriore posizione strumentale ideologica a cui la LIPU da tempo ci ha ormai abituati.