In merito all’evoluzione della gestione dei casi di peste suina nel territorio italiano e romano, Maurizio Zipponi, Presidente di Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – ha dichiarato: “La diffusione dei casi di peste suina nel territorio italiano è un flagello che rischia non solo di incidere sulla tenuta del comparto agricolo ma, in generale, di rompere l’equilibrio tra uomo, animali, natura e ambiente, che quotidianamente cerchiamo di preservare.
Comprendiamo la preoccupazione di Coldiretti dalle parole del Presidente Prandini, a cui ribadiamo il nostro sostegno, e siamo fiduciosi che abbiano efficacia le azioni messe in atto dalle istituzioni a Roma per contenere il problema. Noi stessi stiamo lavorando a fianco delle Istituzioni, con il Governo e le Regioni per dare il nostro contributo concreto, ma siamo consapevoli che di fronte a un problema così rilevante il mondo venatorio dovrà essere opportunamente il primo attore coinvolto. Concludo ricordando che la carne di selvaggina, inclusa quella di cinghiale, rimane una risorsa importante su cui lavorare per favorire le economie locali, invece di essere smaltita inopinatamente: da tempo la Fondazione lavora, ad esempio, alla costruzione di una filiera sostenibile in varie regioni in Italia, a supporto delle economie territoriali e dei piccoli borghi, che vedono la carne di selvaggina entrare in un percorso a KM0 e rappresentare una risorsa valida sia dal punto di vista nutrizionale che di qualità”.