Anche se purtroppo ancora una volta in remoto, si è tenuto l’appuntamento di metà anno che vede riunirsi dirigenti e presidenti provinciali. Nella relazione del Presidente Buconi il quadro di un momento intenso per la Caccia, ma che vede la Federazione impegnata e attiva su tutti i fronti
Roma 9 luglio 2021 – Si sono conclusi da poco i lavori della Assemblea nazionale straordinaria della Federazione Italiana della Caccia, convocata anche in questa occasione in modalità “da remoto” per ovvie ragioni di opportunità e sicurezza considerata la situazione sanitaria vigente.
Una condizione vissuta con senso di responsabilità, pur nel comune dispiacere di non potersi riabbracciare fra vecchi amici, ben evidenziato insieme alla speranza di poter finalmente riunirci in presenza già dalla prossima assemblea di fine anno dal presidente di turno dell’Assemblea, il Presidente provinciale di Terni Giulio Piccioni prima di passare la parola al Presidente nazionale Massimo Buconi per la sua relazione.
“Sono grato, e con me tutto il Consiglio di Presidenza per l’attività messa quotidianamente in campo da tutti voi Presidenti provinciali e dai Regionali nelle difficili sfide di ogni giorno” ha esordito Buconi. “Un ringraziamento sincero, frutto della consapevolezza e della piena presa di coscienza del vostro ruolo al servizio della Federazione, ma prima e ancor più della Caccia e dei cacciatori, nostri tesserati e non solo. Siamo consapevoli che la nostra, come tutte le strutture complesse e diffuse, non è esente da qualche difficoltà o criticità, ma ora più che mai si vede la necessità di essere ‘uno solo corpo’ pur nella pluralità delle ‘Federcaccia’ presenti sul territorio”.
Molti e tutti importanti gli argomenti affrontati dal Presidente nel suo intervento, tutti uniti dal filo comune di un ruolo e un impegno pubblico e sociale.
“Da settimane abbiamo intensificato ancora più del solito le nostre interlocuzioni con tutte le forze politiche aperte al dialogo con noi e con le istituzioni a tutti i livelli” ha ripreso Buconi.
“Green Deal e Transizione ecologica sono i due poli attorno i quali gira tutta l’attività di Stato e Regioni in questo momento. Noi pensiamo che vivere e far rivivere la natura, le foreste, le aree cosiddette marginali, conoscere la fauna e la flora, difendere il paesaggio, siano elementi imprescindibili affinché la transizione ecologica e la cosiddetta ‘economia verde’ che l’accompagna non rimangano uno slogan o peggio un modo di lavarsi le coscienze.
Sono attività che ci sono proprie come cacciatori e quindi siamo convintissimi che la Caccia debba inserirsi in questi progetti e in questa ottica, ma è uno spazio che dobbiamo conquistare. In più, dell’applicazione concreta dei principi spesso non se ne occupa la politica, ma le strutture tecniche dei Ministeri e degli apparati statali, con cui è difficile confrontarsi, a volte impossibile.
Essenziale seguire passo passo iter dei provvedimenti, discussioni nelle Commissioni, ordini del giorno, emendamenti, lavori parlamentari… Dobbiamo stare seduti ai tavoli dove si discute del nostro futuro per guidarlo e non subirlo. Per farlo bisogna avere argomenti, metodologie, ma anche progetti e lavori da presentare. Mi fa piacere poter dire che il lavoro svolto in questi anni da Federcaccia e ancor più da questa Presidenza ha fatto di Federcaccia un interlocutore che viene avvertito come autorevole, che dà il suo punto di vista, difende le proprie ragioni, ma non si limita ad avanzare come altri fanno slogan o richieste di bandiera che già essere irrealizzabili, ma offre idee, soluzioni e progetti sempre corroborati da solide basi scientifiche e giuridiche. La differenza la vedo e la tocco con mano ogni giorno nei miei contatti e rapporti istituzionali. È una sfida che non sono in grado di dire se vinceremo, ma di sicuro siamo gli unici in grado di farlo” ha concluso il Presidente.
Importante punto all’ordine del giorno il bilancio consuntivo 2020, puntualmente illustrato dal vicepresidente Mauro Cavallari che ne ha seguito personalmente con attenzione costante la stesura, impegnato in un processo di semplificazione e razionalizzazione di un documento complesso ma essenziale per il buon funzionamento di tutta la struttura. Dopo il positivo parere espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti, rappresentato dal suo presidente Natale Tortora, la parola è passata ai delegati, chiamati a votare la sua approvazione. Un voto positivo all’unanimità ha manifestato l’apprezzamento dall’assemblea per i risultati conseguiti, nonostante un anno difficilissimo per tutti. Un risultato ampiamente positivo che gratifica l’impegno di tutti gli Uffici della Federazione che sono stati in grado di contenere le spese senza venire meno in alcun modo alla loro attività in settori come quello della ricerca e giuridico legale.
L’intervento del dottor Michele Sorrenti, coordinatore dell’Ufficio studi e ricerche di FIdC, sulle ultime iniziative intraprese e sulle ricadute di questi nella stesura dei calendari venatori ha concluso l’incontro dando ai dirigenti provinciali ulteriori elementi di riflessione e di azione.
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia