Il 18 marzo 2022 ha avuto luogo la prima riunione della task force dell’UE sul recupero degli uccelli in declino. Il punto principale all’ordine del giorno era la tortora, con aggiornamenti sulle tendenze delle popolazioni e raccomandazioni per la stagione di caccia 2022. Le conclusioni di questa riunione della task force sono state poi discusse al gruppo di esperti delle direttive sulla natura (NADEG) della Commissione europea (CE) il 6 aprile 2022.
Come promemoria, le raccomandazioni della CE per il 2021 erano di fermare la caccia della specie nell’areale occidentale (Francia, Spagna, Portogallo, Liguria e Piemonte per l’Italia) e di diminuire il prelievo del 50% in quello centro-orientale (Austria, Bulgaria, Grecia, le restanti regioni italiane, Malta, Romania e Cipro). Sono state richieste anche misure nella gestione dell’habitat, nella ricerca e nei sistemi di attuazione, vedi il rapporto dell’anno scorso di FACE per maggiori informazioni. Le raccomandazioni sul prelievo sono state ben attuate nel 2021, con sospensione completa della caccia nell’areale occidentale e una riduzione complessiva di circa il 70% in quello centro-orientale, con alcuni Stati membri che hanno attuato riduzioni fino al 95%, dimostrando che è possibile una risposta rapida ed efficace della comunità venatoria. SI è dimostrato inoltre che i miglioramenti ambientali hanno avuto luogo in misura nettamente superiore negli Stati dove la specie è cacciabile. Per l’Italia è stata apprezzata l’approvazione del Piano Nazionale di Gestione della specie. Alla riunione è stata fornita la dimensione della popolazione più recente dal sistema di monitoraggio degli uccelli comuni (PECBMS) fino al 2020, ed è stata presentata una versione rivista del modello di popolazione, nonché l’inclusione delle stime delle traiettorie della popolazione per entrambi gli areali, come richiesto dalla FACE lo scorso anno. Questi modelli mostrano che c’è spazio per un prelievo contenuto in entrambi gli areali e l’aggiornamento del PECBMS conferma la stabilità della popolazione occidentale dal 2013, ma il declino di quello centro-orientale come indicato lo scorso anno, con una stabilità dal 2015 al 2020. Questo ha portato la CE e i suoi consulenti a raccomandare una moratoria sulla caccia della specie nell’areale centro-orientale.
Durante la riunione NADEG del 6 aprile, diversi Stati membri dell’areale centro-orientale hanno tuttavia espresso la preferenza di continuare con le precedenti riduzioni di prelievo e di concedere più tempo per la raccolta di dati demografici sulla tortora, che è fondamentale per una migliore conoscenza e gestione della popolazione. Ringraziamo il Ministero italiano per la Transizione Ecologica, che ha condiviso questa posizione suggerita più volte anche dalle scriventi associazioni, valorizzando il Piano di gestione recentemente approvato. Fortunatamente i programmi di monitoraggio sono ora in atto in diversi paesi, inclusa l’Italia, e il periodo di riproduzione sta iniziando.
(Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, CNCN – Comitato Nazionale Caccia Natura)