Grazie a un importante lavoro di squadra sono stati applicati dal 2 al 3 dicembre sette trasmettitori satellitari ad altrettanti soggetti di tordo bottaccio nelle Marche, nell’ambito del progetto intrapreso da quattro anni dall’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia in collaborazione e sotto la supervisione scientifica dell’Università di Milano.
Federcaccia seguirà come di consueto le trasmissioni dei tordi marcati, per i quali a breve sarà determinato anche il sesso attraverso analisi del DNA. Le operazioni in campo continueranno la prossima settimana in Sardegna e successivamente in Puglia e Calabria.
Federcaccia ringrazia la Regione Marche, il Parco del Conero, gli inanellatori e i collaboratori locali che hanno consentito questo ulteriore successo.
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