PRATI ARATI DAI CINGHIALI SUL BALDO A 1.800 METRI, IL SINDACO DI AVIO: “LA LORO PRESENZA STABILE SUL TERRITORIO È ORMAI UNA REALTÀ”

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Cinghiali ad Avio, l’Amministrazione: “Presenza dannosa e pericolosa nel nostro territorio, non soltanto nel fondovalle ma anche in montagna dove branchi di animali hanno ormai raggiunto i 1.800 metri di quota”. Dalla Città del vino arriva l’allarme per “l’invasione” degli animali selvatici, arrivati ormai sul Monte Baldo aviense dove è stato avvistato un branco di parecchi esemplari in località Colme, poco distante dall’arrivo della seggiovia per Pra Alpesina, e dove sono stati segnalati prati arati‘, zolle di terra frantumate e il terreno costellato da profonde buche. “Impossibile – dice l’Amministrazione aviense – esercitare l’attività pastorizia, e la stessa cosa si può dire parlando di vigneti campagna coltivata in fondovalle”.

“La minaccia di una presenza stabile non è più un ipotesi ma una dura realtà – dice il sindaco di Avio Ivano Fracchetti – anche il Monte Baldo aviense è ormai diventato terra di conquista dei cinghiali e la loro dannosa presenza in termini economici ambientali va contenuta prima che sia troppo tardi”. Per questo, dice il sindaco della Città del vino: “Recentemente la Giunta comunale ha assegnato un contributo straordinario alla Riserva cacciatori per realizzare sei postazioni di controllo dei cinghiali sulla montagna aviense ai confini con il Veneto”.

Con le nuove norme emanate dalla Provincia, sottolinea poi l’Amministrazione di Avio: “Si può procedere con l’abbattimento di questa specie di animale (e degli ibridi) introdotta abusivamente a scopo venatorio ‘anche al di fuori del periodo di caccia e nelle zone in cui è vietata per motivi sanitari e per la tutela del suolo, per la selezioni biologica per tutelare il patrimonio storico-artistico e le produzione zoo-agroforestali e ittiche”. Secondo il sindaco Fracchetti la presenza massiccia di questi animali non può più essere tollerata, i cinghiali non solo hanno pesanti impatti sulle colture agricole e sugli equilibri ecologici faunistici, ma possono essere anche pericolosi per l’uomo causare incidenti stradali. Non credo sia un simpatico incontro trovarsi davanti un animale di queste dimensioni che per qualche motivo, specie per la presenza di cuccioli, si sente minacciato con il rischio di attaccare per difendersi”. (Fonte Filippo Schwachtje -per Il Dolomiti –  https://www.ildolomiti.it/ambiente/2021/prati-arati-dai-cinghiali-sul-baldo-a-1800-metri-foto-il-sindaco-di-avio-la-loro-presenza-stabile-sul-territorio-e-ormai-una-realta?fbclid=IwAR3m5JCjPNMd406coHflrhZUgKTv7npyrtPw68t7LY9DfZNvtPivYTjN_Tk)