“E’ un atto ignobile”, è il grido di rabbia che gli appartenenti delle associazioni venatorie riconosciute della provincia di Caserta, sollevano a gran voce in merito all’uccisione della lupa rinvenuta nel territorio del Comune di Roccaromana (CE). “Vogliamo chiarezza, ne va dell’immagine di tutto il mondo venatorio, che nulla ha a che vedere con questi atti di puro bracconaggio che non ci appartengono e che per primi chiediamo che vengano debellati e puniti”.
La caccia è una passione che porta gli appassionati in contatto con la natura e chi la pratica è abituato ad agire sempre in sicurezza e nel rispetto delle regole.
Ci ribelliamo con forza a chi intende apostrofare artatamente il cacciatore come bracconiere, allo stesso modo a chi in presenza di atti ignobili, come quello della lupa uccisa a Roccaromana, trova l’occasione per attaccare la caccia e chi la pratica, pur sapendo che non sono solo i cacciatori ad essere in possesso di un’arma.
Tutto quanto a prescindere dalla necessità di una corretta e continua gestione della fauna presente sul territorio, che va monitorata costantemente, onde evitare presenze numeriche esorbitanti di alcune specie, che il territorio non è in grado di sopportare e che mettono a dura prova la sopravvivenza delle specie più deboli.
E’ un percorso difficile ma necessario, oseremmo dire “vitale”, se vogliamo evitare che in futuro i territori siano abitati unicamente dalle specie prevaricanti e che meglio si sono adattate ai mutamenti climatici e degli habitat.
Il mondo venatorio tutto è pronto a dare il proprio contributo e mette in campo tutta l’esperienza maturata a contatto continuo con la fauna e gli ambienti naturali. (I Presidenti delle AA.VV. Provinciali di Caserta)