CACCIATORI SENTINELLE AMBIENTALI

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Grazie al ruolo svolto dai cacciatori, in Sicilia è stato scoperto un salto di specie del virus della Mixomatosi

Ancora un esempio del ruolo positivo svolto dai cacciatori nel monitoraggio sanitario e nella strategia One Health, basata sull’interazione tra discipline diverse e sul riconoscere che la salute umana, la salute animale e la salute degli ecosistemi sono legate tra loro. Grazie al Progetto di monitoraggio della lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia promosso dal Consiglio Regionale della Federcaccia e da Federcaccia nazionale, è stato accertato il primo “salto” di specie (spillover) del virus della Mixomatosi (MYXV) dal coniglio selvatico alla lepre italica (un maschio prelevato nel 2018 in provincia di Agrigento).

La Mixomatosi è una malattia infettiva virale che colpisce pesantemente le popolazioni di coniglio selvatico, nelle quali determina forte mortalità. Questo accertamento è di rilevante interesse (noi abbiamo comunemente presente la gravità del salto di specie attuato dal SARS-CoV-2 responsabile della pandemia COVID-19) dopo che nel 2014 era stato segnalato un altro salto di specie del MYXV nel Regno Unito, questa volta dal coniglio selvatico alla lepre europea (Lepus europaeus) e dopo che nello stesso anno 2018 era emerso un nuovo ceppo ricombinante del virus chiamato MYXV-To, ceppo che aveva causato grandi e gravi focolai di Mixomatosi nelle lepri iberiche (Lepus granatensis) in Spagna.

Per chiarire quale ceppo di virus avesse colpito la lepre italica di Agrigento è stato effettuato uno studio genetico da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, dall’Institute of International Animal Health/One Health, Friedrich Loeffler Institut, Greifswald-Insel Riems (Germania) e dalla Facoltà di Veterinaria della Università Justus Liebig di Giessen (Germania). L’analisi genomica ha consentito di escludere che si trattasse del MYXV-To (della Penisola Iberica) e ha evidenziato alcune differenze genetiche rispetto ai ceppi noti di MYXV e quindi questo ceppo è stato denominato MYXV-Ag.

Il lavoro, al quale ha collaborato anche Valter Trocchi dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia, è stato appena pubblicato sulla rivista internazionale Viruses, 2024, 16, 437 ed è consultabile sul sito della rivista attraverso questo link: https://doi.org/10.3390/v16030437.

La presenza in Sicilia di popolazioni che convivono (simpatriche) di lepre italica e di coniglio selvatico richiede quindi la prosecuzione delle attività di monitoraggio sanitario e la realizzazione di studi epidemiologici, che sono fondamentali per comprendere quanto sia diffuso il fenomeno e soprattutto quale sia l’impatto sulla conservazione delle rispettive popolazioni in natura.

Ancora una volta rimarchiamo il ruolo positivo svolto dai cacciatori come “sentinelle ambientali” attive nella tutela della fauna e della collettività.

Lepre italica con lesioni da Mixomatosi: in a), b), c) blefarocongiuntivite, in d) lesioni genitali