Cinque anni di censimenti su una specie non cacciabile da parte dei cacciatori dell’alta Valle Seriana, in provincia di Bergamo, dati importanti per capire la presenza sul territorio della pernice bianca, che rappresenta, con il gallo forcello e la coturnice, l’avifauna tipica alpina storicamente più presente sulle Prealpi Orobiche del Comprensorio alpino Valle Seriana, mentre molto più rare sono le presenze dei francolini di monte e rarissime quelle del gallo cedrone.
Una ricerca porta la firma di Giovanni Lubrini, presidente della commissione tipica alpina del CA Valle Seriana: per il gallo forcello e la coturnice si dispone da decenni di dati di controllo delle presenze raccolti tramite i censimenti primaverili ed estivi effettuati dai cacciatori del Comprensorio Alpino, in accordo con la Polizia Provinciale e la Provincia di Bergamo, mentre per la pernice bianca, specie non cacciabile dal 1991, si disponeva solo di pochi dati saltuari non essendo mai stati effettuati adeguati censimenti.
Per questo motivo alcuni cacciatori del Cac Valle Seriana, particolarmente appassionati alla conoscenza di questa specie, hanno iniziato dal 2015 la raccolta di dati di presenza tramite l’effettuazione di censimenti primaverili ed estivi, autorizzati dalla Provincia, seguendo metodologie già sperimentate sull’arco alpino, che consistono essenzialmente nel conteggio dei maschi in primavera con l’impiego del richiamo acustico e nel conteggio estivo di giovani ed adulti con l’ausilio di cani da ferma, metodo che è stato recentemente recepito anche nelle linee guida regionali per la gestione dei galliformi alpini.
I censimenti primaverili dei maschi, che rappresentano la base essenziale di riferimento per il controllo delle popolazioni presenti, sono stati effettuati sul 70-80% circa del territorio vocazionale alla specie; i dati sono quindi molto rappresentativi per fare una stima corretta delle popolazioni primaverili presenti sul territorio. “E’ un animale che si dava per scomparso, abbiamo deciso di investire il nostro tempo libero per riscoprirlo e la cosa è piaciuta molto al Parco delle Orobie che può studiare i nostri dati –spiega il Presidente del Cac Valle Seriana con sede a Gromo Francesco Bassanelli di Federcaccia Bergamo-. Siamo una decina di cacciatori di ogni età: i prossimi censimenti saranno in 3 date nel mese di giugno e per osservarle dobbiamo fare anche 8 ore di camminata; sicuramente non c’è alcun interesse venatorio, ma osservare un animale speciale che si dava per estinto dalle nostre parti. I cambi climatici e l’innalzamento delle temperature ne hanno messo a rischio l’esistenza: il loro colore gli permette di mimetizzarsi in inverno nella neve, che però, ad eccezione di quest’anno, negli ultimi anni si è fatta attendere e vengono così predate più facilmente dai rapaci: non ci aspettavamo però di trovarne così tante, ogni anno dalle 25 alle 35 coppie, un ottimo risultato”.
L’areale di presenza vocazionale alla pernice bianca nel Comprensorio Alpino di caccia Valle Seriana è ricompreso per 1560 ettari circa nel Parco Naturale delle Orobie Bergamasche e per 230 ettari circa in territorio aperto alla caccia per un totale 1790 ettari circa: non si è tenuto conto del territorio compreso nell’Azienda Faunistica del Barbellino.
Già dal primo anno di osservazione, nel 2015, gli appassionati sono rimasti felicemente sorpresi della buona densità di presenza primaverile di pernici bianche sul territorio dell’alta Valle Seriana e negli anni successivi si sono riconfermati tali valori, ricordando che questa specie veniva considerata da molti ormai rarefatta e addirittura in via di estinzione sulle Prealpi Orobiche. La Commissione per la specializzazione all’avifauna tipica alpina ritiene corretto esprimere valutazioni ragionando su dati oggettivi, dedicando volontariamente tempo e fatica nell’esecuzione di questi censimenti, anche senza finalità di utilizzo venatorio. I censimenti estivi con l’ausilio di cani da ferma sono stati effettuati su campioni di territorio meno estesi che in primavera (30-35% dell’areale), ma comunque sufficienti per una stima indicativa del successo riproduttivo e delle presenze post-riproduttive delle pernici bianche sul territorio del Comprensorio. I dati di censimento di sei anni di osservazioni sono stati elaborati tenendo conto di altri studi e ricerche di esperti realizzati sull’arco alpino e permettono di osservare una certa stabilità delle presenze delle pernici bianche sul territorio del Comprensorio Alpino di Caccia Valle Seriana maschi, femmine e giovani stimati negli anni: 128 nel 2015 e a seguire, 111, 103, 106, 144 e 116 nel 2020